Ritornare a St. Lucia è stata una bella emozione, è come rientrare a casa, dove tutto ha avuto inizio, dove siamo arrivati con la ARC.
Prima isola delle Piccole Antille ad essere toccata.
“Ed eccoci qua!” come usa dire il nostro caro amico Massimo di “Piccola Peste”.
La vera eroina di questa avventura è Y2K, ci ha accompagnato in crociera in questi mesi per le Antille, su su a Nord fino alle USVI per poi ridiscendere nuovamente a Rodney Bay a St. Lucia. Il giornale di bordo riporta che questo ‘tour’ è durato poco più di sei mesi, nei quali abbiamo percorso circa 2.100 mg.
E’ stata una bella emozione tagliare la linea della traversata oceanica, che sul plotter cartografico ancora era disegnata, la mente torna ai quei momenti, all’ultima strambata di avvicinamento all’isola, al mare gonfio, come oggi d’altronde, e a quel tangone che nessuno a bordo aveva voglia di togliere (l’abbiamo tolto dopo aver tagliato la linea del traguardo). La stanchezza di 18 giorni da navigazione, il rollio, il groppo appena prima del traguardo, la tranquillità dell’ormeggio, il silenzio… il mal di testa dopo il rum punch offerto alle 4 del mattino !!!
Y2K, come il suo equipaggio, sta benissimo. Il suo log segna 15.000 mg, ma è ancora in rodaggio… ha ancora tanta voglia di navigare, di correre, di cavalcare le onde, continuare verso ovest dove il sole tramonta.
Tornare a St. Lucia ci ha fatto un’impressione strana.
Ricordiamo come ci sentivamo fuori posto in questa isola, turisti arrivati quasi per caso, attenti agli sguardi indiscreti, attenti alle persone ‘strane’, attenti, vigili e poco presenti alla realtà che ci circondava.
Oggi dopo sei mesi siamo più coscienti di dove ci troviamo, di cosa sono i Caraibi Orientali, dei loro usi e costumi, della pericolosità o dell’attenzione necessaria da prestare, dei sorrisi da regalare per averne in regalo altri, per essere più immersi nel mondo che ci circonda ed essere meno turisti mordi e fuggi, ma pur sempre ospiti, non è casa nostra anche se molti fanno in modo da farlo sembrare così.
Max
Bravi ragazzi! Tanto buon vento ancora 🙂