Panama – Isole Marchesi – Traversata Pacifico- Giorno 25

  • Data 03/5/2017 Ora locale 14.28 (-10 ore dall’Italia)
  • Posizione 10 02.319S 131 55.887W
  • Vento 6kt da ENE – velocità 4,2kt – Mare poco mosso, onda lunga da SE 1,5 mt. Cielo poco nuvoloso.
  • Navigazione a vela con Parasailor

Diario di bordo del 02/5/2017

Triboliamo ancora con il vento, ne abbiamo poco e quel poco che c’è varia parecchio di direzione da E-ESE SE e ancora ENE. E’ decisamente il Parasailor day, issiamo Perry subito dopo colazione. Incredibile, ma vero, viene su al primo colpo senza accartocciamenti, grovigli, casini e quant’altro. Io e il CPT rimaniamo esterrefatti 🙂 Nonostante le ariette leggere ci fa fare i nostri sporchi 5 nodi. Lo teniamo su il più possibile, fino alle ultime luci del tramonto.

Fa un gran caldo, le giornate sono belle, il cielo pieno di nuvolette a batuffolo e il mare è tranquillo. Ormai avvertiamo un pochino di stanchezza, ma più che altro comincia a farsi sentire prepotente la voglia di arrivare.

Dopo i bagordi di ieri, pranzo a base di riso in bianco 🙂

Da ieri pomeriggio siamo sotto le 500 miglia! Stappata bottiglia di prosecco per festeggiare.

Notizie fresche da Panamà: Raffa e Giovanni di “Obiwan” sono alle Las Perlas e stanno aspettando il momento giusto per partire prua a Ovest. Probabilmente già domani o giovedì. Giuliana e Roberto del “Paddy Boy” hanno attraversato il Canale di Panamà il 30 aprile e anche loro stanno dirigendosi alle Las Perlas per un breve rendez-vous con “Obiwan” e poi via verso il Pacifico entro un paio di giorni. Ce li immaginiamo a consultare le carte meteo, scegliere la rotta, in fermento per queste 3800 e passa miglia. Ragazzi buon vento a voi e fatevi scortissime di gasolio!!! 🙂

Ne approfittiamo del mare tranquillo per sistemare un pochino gli interni della barca e fare un po’ di ordine. Notiamo che sul tavolo da carteggio giace dimenticata lì da ormai oltre 3000 miglia la bandiera di Panamà. E’ un po’ consumata, logora, scolorita, un po’ stracciata dove picchiava sulle sartie durante le sventolate prese alle San Blas. La riponiamo al suo posto, nel cassetto “delle bandiere”, insieme a tutte le altre. Ne tiriamo fuori un’altra, ancora tutta bella infiocchettata nella sua confezione, nuova nuova, dai colori intonsi, trovata per miracolo online. Sfondo bianco, due bande orizzontali rosse, una in alto e una in basso, un simbolo centrale rotondo che riporta oceano azzurro, sole giallo, dei simboli rossi che sembrano prue di piroghe, cinque simboli neri a forma di stella, ma sono sicura che non sono stelle, sembrano più esseri umani. Ci informeremo meglio. Questa è la bandiera che rappresenta IL SOGNO assoluto per quei matti come noi, in giro per il mondo in barca a vela. E’ la bandiera che fra qualche giorno isseremo sotto la crocetta di destra di Y2K ad indicare il nostro arrivo dall’altra parte del mondo, in quella terra formata da tanti arcipelaghi, miriadi di isole, isolotti, atolli, letteralmente in mezzo ad un oceano infinito e niente altro. La Polinesia. Roba che ancora stentiamo a credere noi stessi possa essere reale.

Dopo il tramonto il vento ruota a SE e si intensifica un po’ con raffiche fino a 13Kt. Riusciamo ad andare molto bene con randa e genoa tangonato. Il tutto dura fino alle 2 del mattino quando tutto muore miseramente e noi ricominciamo a ciondolare. Il CPT è nervosetto e spara un po’ di “ca##o” di là e di qua, dormiamo male e dobbiamo continuamente manovrare. Porca paletta aliseo, ‘ndoteneseiannato???!!

Le ultime carte meteo lasciano poca speranza, il vento si mantiene debole per i prossimi giorni e mano a mano che ci avviciniamo alle isole è pure peggio. Domattina è d’obbligo un controllo visivo del livello di carburante rimasto. Non ci siamo mai fidati del super tecnologico strumento installato da Beneteau (che fra l’altro riporta informazioni ad-minkiam) e che adesso segna tre quarti di serbatoio. Noi calcoliamo da sempre il consumo a secondo delle ore motore. Utilizzeremo la valvola di ispezione e l’astina per capire esattamente cosa è rimasto nella tanica. Vedremo.

Distanza da Fatu Hiva: 396nm.

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Unknown
7 anni fa

Coraggio. Siete vicini e poi… Paradiso

Sirena Sailing
7 anni fa

Che meraviglia, che emozione, la condivido con voi. Una domanda: quanto gasolio siete riusciti a portarvi?