E già, quanto tempo è passato dall’ultimo aggiornamento di questo nostro blog, troppo!
L’ultimo post raccontava di come finalmente fossimo in procinto di lasciare la Nuova Zelanda dopo quasi 3 anni di sosta forzata e fare rotta sulle Isole Fiji. La nostra traversata l’abbiamo raccontata in due video che potete trovare sul nostro canale YouTube QUI e QUI (a proposito, se ancora non siete iscritti, per favore fatelo! Ci aiuterete a realizzare materiale di qualità sempre maggiore), poi vi abbiamo raccontato, sempre tramite video, le nostre avventure a zonzo per i due arcipelaghi di isolotti situati a Nord Ovest della grande isola di Viti Levu, cioè le Mamanuca e le Yasawa.
Abbiamo vissuto tante avventure, non abbiamo mai davvero condiviso per iscritto le nostre impressioni sulle Isole Fiji (anche se si possono intuire facilmente dai nostri video) e adesso che la stagione 2022 è finita, siamo in procinto di iniziare la prossima.
Ma cosa è successo da Luglio 2022 a Gennaio 2023?
Beh, il ritorno ai tropici è stato quasi “traumatico” dopo tanto tempo trascorso in un paese freddo, abbiamo trascorso parecchi giorni fermi in un ancoraggio, quello di Musket Cove a Malolo Island, perché avevamo bisogno di riprendere la vita da marinai e crocieristi, la confidenza con noi stessi e con le nostre capacità di andare per mare.
Poi abbiamo iniziato ad esplorare le Mamanuca e le Yasawa insieme ai nostri amici Anna e Paolo di ZooomaX. Siamo stati a Mana, Navadra (Mamanuca), Waya, Naviti, Drawaqa, Somosomo e Nanuya (Yasawa).
La prima settimana di Settembre siamo rientrati in Italia per un mesetto per un problema in famiglia, risolto nel migliore dei modi. Ripreso l’aereo e rientrati alle Fiji distrutti dal fuso e da quel po’ di nervosismo accumulato a casa, siamo rimasti a fare le cozze a Vuda Marina per qualche settimana. Infine abbiamo salutato gli amici di ZoomaX in partenza per la Nuova Zelanda e abbiamo trascorso il periodo da Ottobre a metà Gennaio a gironzolare per le Yasawa.
Il 1° di Novembre corrisponde più o meno all’inizio della tarda primavera/inizio estate australe e, conseguentemente, alla stagione dei cicloni. E’ incredibile come la meteo possa cambiare da un giorno con l’altro, come se qualcuno avesse premuto un interruttore! Gli alisei scompaiono a favore di brezze che fanno il giro della rosa dei venti praticamente ogni giorno, cominciano a formarsi basse pressioni e fronti, piove spesso, fa molto caldo ed è umido.
Fino a poco prima di Natale siamo stati fortunati, sole e brezze leggere ci hanno permesso di goderci angoletti altrimenti soggetti ad aliseo, quindi esposti. Poi la meteo si è deteriorata e il servizio meteo del paese ha cominciato a pubblicare i primi avvisi relativi alle “tropical disturbance” (sistemi favorevoli ad evoluzione ciclonica) ed è giunto il momento per noi di rientrare a Vuda Marina e preparare Y2K per alaggio e messa in sicurezza nel “cyclone pit”.
Il cyclone pit è in pratica una lunga buca scavata nel terreno. La barca viene posizionata con la chiglia e il timone dentro a questa buca (praticamente l’opera viva) e sorretta da grossi copertoni di aereo. Vengono poi utilizzati dei tiranti ancorati a grosse catene bloccate a barre di ferro affogate nel terreno per circa un metro.
E’ un sistema che ha funzionato nel tempo. Pensate che Vuda Marina nel 2012 ha affrontato il ciclone EVAN e i suoi 140Kt con quello che viene definito dagli esperti un “direct hit”, cioè un passaggio/colpo diretto del ciclone, riportando danni minimi! Tutto questo insieme all’esperienza dello staff, garantisce alle barche e agli armatori lontani migliaia di chilometri una “certa” tranquillità.
Il 12 Gennaio 2023 abbiamo lasciato a malincuore la nostra Y2K nella buca e in assetto da “guerra” con la speranza che nessun ciclone di categoria 3 o superiore (intensità del vento >96kt) si presentasse dalle parti di Viti Levu Ovest.
Siamo a casa da due mesi e siamo pronti a ripartire per iniziare una nuova stagione di avventure alle Fiji perché, in realtà, abbiamo visitato solamente un decimo di quel meraviglioso paese.
E infine la domanda: ma come sono le Fiji? Sono bellissime così come i Fijiani: persone deliziose, miti, speciali. Il loro “Bula Spirit” scalda il cuore. “Bula” è la parola con la quale si viene accolti e che si pronuncia “mbula”, letteralmente significa “vita” ma è più comunemente usata come saluto, come il nostro “ciao”. “Bula” si usa salutando la gente per strada, conoscendo nuovi amici, in qualsiasi tipo di incontro o per augurare felicità e buona salute. “Bula” è Fiji, un paese semplice, allegro, è l’espressione dell’incredibile ospitalità Fijiana che ci ha conquistato sin dal nostro primo arrivo a Vuda Marina. Qui tutto lo staff ha cantato e suonato per noi, ancora rincoglioniti dalla difficile traversata dalla terra dei Kiwi, la famosa “Bula Malaya”. E’ stato un colpo di fulmine.
Il tempo è dilatato alle Fiji, i locali simpaticamente lo definiscono “Fiji Time”, tutto scorre secondo ritmi lenti e tranquilli. Quindi non aspettatevi una reattività stile “milanese imbruttito”, qualsiasi attività verrà portata a termine senza alcun problema, ma assolutamente in perfetto “Fiji Time”
Racconteremo meglio le Fiji durante 2023 che ci vedrà esplorare Viti Levu, Vanua Levu (la seconda isola più grande), l’arcipelago delle Lau (a Est), Kandavu e i suoi reef e tante altre isole, isolotti e atolli.
L’avventura ricomincia il 27 di Marzo (con breve sosta in California). A presto!
Y2K@Fiji 2023.