Y2K è pronta, noi siamo pronti (bhe… diciamo più o meno pronti dopo due anni di sosta forzata), ma la meteo non ne vuole sapere di collaborare.
Maggio passa senza che si presenti una vera e propria occasione per lasciare la Nuova Zelanda. La prima settimana di Giugno promette bene, si intravede una possibile finestra meteo, ma l’entusiasmo scema mano a mano che i giorni passano e che i modelli previsionali si consolidano. L’alta pressione proveniente dall’Australia che ci permetterebbe di avere venti da Sud Ovest è debole, un fronte la spezza in due e porta forte brutto tempo. Partenza abortita.
Si intravede una seconda occasione intorno al 13/14 di Giugno, venti deboli meridionali e poi alisei stabili ai tropici. Completiamo la nostra cambusa, riempiamo il serbatoio e le taniche di carburante e lasciamo quindi il Marina di Whangarei l’8 di Giugno versando qualche lacrima al momento di salutare tutto lo staff (ne parleremo più diffusamente in un altro post e in un video).
Y2K si stacca dal pontile e insieme alla ZoomaX di Anna e Paolo, finalmente riuniti dopo due anni di separazione forzata, e navighiamo verso l’imboccatura del fiume. I nostri amici vogliono approfittare delle brezze da ovest per testare la barca e poi rientrare a Whangarei. Passiamo sotto il ponte Te Matau ā Pohe per l’ultima volta e navighiamo per circa 10 miglia fino al nostro nuovo ormeggio, il posto B55 del Marina di Marsden Cove.
Marsden Cove si trova molto più all’esterno, vicino all’oceano, il canale di ingresso/uscita è navigabile in qualsiasi condizione di marea e, cosa fondamentale, è un Port of Entry/Exit, cioè, è possibile fare tutte le pratiche doganali per uscire dal Paese. Qui aspettiamo con impazienza l’evoluzione meteo e nel frattempo anche noi testiamo la barca facendo un paio di bordi fuori da Home Point. Controlliamo che tutto funzioni a dovere, le vele nuove, tutti i sistemi, il motore e il dissalatore. Fa freddo e il cielo è coperto, ma c’è un bel vento da Ovest che ci permette di eseguire tutte le manovre ben protetti dalla terra e con mare piatto.
Fra Venerdì 10 e Domenica 11 le previsioni a lungo termine registrano un’anomalia a sud della Nuova Caledonia, fra le Vanuatu e le Fiji. I modelli previsionali cominciano a mostrare lo sviluppo di un sistema ciclonico che si sposta da Ovest a Est e che attraverserebbe quindi le rotte dalla Nuova Zelanda alle isole tropicali fra Domenica 19 e Lunedì 20 Giugno. Il sistema provoca una rotazione dei venti da Nord e uno sconvolgimento delle condizioni generali nell’area tropicale. Sistemi come questi possono essere pericolosi, in particolare quando dalle zone tropicali caldo-umide raggiungono aree temperate e più fredde. In pratica ci ritroveremmo a circa 3/4 del percorso con 25 nodi di vento in faccia, instabilità generalizzata con temporali diffusi anche violenti e altre amenità simili. Meglio evitare. Nostro malgrado anche la partenza del 14 sfuma, ad oggi 15 Giugno, nonostante i modelli ECMWF e GFS siano leggermente discordanti, l’area depressionaria è in arrivo sulla Nuova Zelanda la prossima settimana portando un bel ventazzo. Cominciamo ad avere la sensazione che a Marsden dovremmo fermarci più a lungo del previsto 
Concludendo, noi siamo pronti, la meteo manco per niente… 
