Nuova Zelanda – Vanuatu: Parte 2

Posizione attuale: 20°14,391 S; 169°46,689 E
Cielo parzialmente nuvoloso, temperatura 23,5°
All’ancora nella baia di Anelghowhat, Isola di Anatom – Vanuatu.
 
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Giorno 5 – 14 Giugno

Posizione: 24°34,650 S; 172°02,970 E
Vento: S 8kt SOG: 6kt

Navigazione vela e motore.
Mare poco mosso, parzialmente nuvoloso
288nm to go to Vanuatu

Abbiamo percorso 190 miglia nelle ultime 24 ore! Non male per quello che molti puristi definiscono un “plasticone francese”
 
La notte fra il 13 e il 14 Giugno la possiamo dividere in due parti: la prima parte contraddistinta da ventone, mare mosso e confuso e tanti, tanti squall, piovaschi violenti e raffiche di vento molto forti. Praticamente non sappiamo mai come sistemare le vele quindi stiamo sul sicuro e ci teniamo la randa con due mani di terzaroli e genoa da rollare alla bisogna. Poi, verso le 2 del mattino, tutto si calma, il cielo si apre e appare la luna che è quasi piena. Finalmente il mare si tranquillizza un po’ e riusciamo a dormire un pochino.
 
In mattinata il vento si stabilizza sui 14kt e riusciamo a mantenere l’andatura a vela sulla rotta corretta. Poi, come da previsioni, muore tutto visto che ormai siamo proprio al centro della bolla di alta pressione. Riaccendiamo il motore. Facciamo anche un rabbocco al serbatoio principale di gasolio aggiungendone 60 litri.
 
Dismettiamo felpe, pantaloni pesanti, calzettoni e berretti. La temperatura esterna sale lentamente, ma inesorabilmente e ormai durante la notte non scende mai al di sotto dei 20°C.
La sera il cielo si riannuvola e siamo circondati di nuovo da piovaschi. Questa volta, fortunatamente, non provocano intensificazioni significative del vento, rappresentano solamente una gran rottura di palle a causa della pioggerellina.
 
Ceniamo con l’ultima porzione di pollo alla griglia, poi partiamo con i turni di guardia e con gli allarmi.
 
Giorno 6 – 15 Giugno
 
Posizione: 22°12,810 S; 170°48,980 E
Vento: SE 9kt
SOG: 5,5kt
Navigazione vela e motore
Mare poco mosso, cielo poco nuvoloso
140nm to go to Vanuatu
 
E rieccoci ai tropici! Oggi abbiamo attraversato la latitudine di 23°,27 che identifica il Tropico del Capricorno. Alle 10 del mattino la temperatura esterna è già di 23°… siamo commossi!
Dopo mezzogiorno la temperatura si attesta sui 25°, c’è il sole, poco mare, insomma giornata tranquilla.
Indossiamo maglietta a maniche corte, pantaloncini. Siamo pietosamente bianchicci, stile turisti nordici in vacanza a Rimini. Abbiamo bisogno di stratificazioni geologiche di protezione solare onde evitare scottature epiche dopo tutto questo tempo trascorso lontano dal sole.
Oltre ad essere bianchicci, dopo 5 mesi di permanenza in un paese civilizzato, specializzato in costolette di maiale, bistecche, cosciotti di agnello e amenità simili siamo anche un pochino cicciottosi patatosi. Insomma, effettuiamo la prova costume per la prima volta oggi cercando disperatamente di evitare gli specchi. Quando poi ci capita di beccare il nostro riflesso “per caso”, ci viene restituita un’immagine desolante: abbiamo bisogno di sole e di tante, tante, tante nuotate per smaltire i ciccioli che si sono accumulati sui soliti punti strategici.
Trascorriamo la giornata all’insegna del relax e della musica. Se ieri è stato il giorno delle playlist del CPT, oggi è quello delle playlist di Ale. Ovviamente ciascuno è convinto che le proprie scelte musicali siano il top, ma siamo entrambi concordi sul fatto che la musica anni 70 e 80 sia la migliore in assoluto. Vabbè, l’unica cosa certa in assoluto qui è che siamo diventati vecchi (e ciccioni)!
Se manteniamo questa velocità rimane confermato il nostro arrivo ad Anatom per Lunedì mattina. Probabilmente dovremo pure rallentare un po’ per evitare di arrivare col buio. Staremo a vedere.
 
Giorno 7 – 16 Giugno
 
Posizione: 21°29,000 S; 170°26,000 E
Vento: 8kt variabile SW-SE
SOG: 5,8kt
Navigazione vela e motore
Mare mosso e confuso, cielo nuvoloso.
90nm to go to Vanuatu
 
Giornata pigra e tranquilla. E’ nuvolo, ogni tanto qualche innocuo piovasco che però rompe sempre le balle. Ci diamo alle letture e alla musica.
 
In tarda mattinata il cielo si apre e arriva un rinforzino di vento da SE che pare perdurare e tale da farci ben sperare in una pausa dalla nostra smotorata. La brezza dura e ci piacerebbe proprio sfruttarla. Soffia in poppa piena quindi ci prepariamo per armare il tangone e metterci a farfalla. Dopo 5 mesi di totale inattività, siamo certi di combinare pasticci inenarrabili con le varie manovre per mettere a segno il tangone, invece, molto stranamente, facciamo tutto senza commettere mezzo errore e senza creare grovigli inestricabili. Siamo fieri di noi stessi.
 
Wing-on-wing verso le Vanuatu
 
Laschiamo la randa con la sua bella ritenuta, apriamo il genoa sul suo bel tangone e, tanto per fare i fighi, svolgiamo pure la trinchetta opposta al genoa. Vai, spegni motore che si va a 5,5kt in scioltezza. Siamo contenti.
 
Il tutto dura un paio di ore, poi il vento comincia ad attenuarsi, dobbiamo riavvolgere la trinchetta che ormai non porta più e continua a sbattere. Quando la nostra velocità si riduce troppo e si attesta sui 4kt, chiudiamo tutto e riaccendiamo il motore.
 
La sera il cielo si copre completamente, lo sapevamo dalle previsioni. Il mare è sempre mosso e parecchio confuso e incrociato nonostante il vento non abbia mai soffiato oltre il 13 nodi di punta massima negli ultimi tre giorni. Probabilmente il ventone da SW prima – che più a sud ha soffiato anche oltre i 30kt – e la brezza da SE poi, hanno creato un mix micidiale che ci fa ballare davvero tanto. Comunque ormai manca poco, ci apprestiamo a trascorrere l’ultima notte di navigazione. La nostra ETA (estimated time of arrival) definitiva è per l’indomani mattina intorno alle 9.
 
Sinceramente non vediamo l’ora.
 
Giorno 8 – 17 Giugno
 
Ormai ci siamo.
 
Dalle prime ore dell’alba ci accompagna una bella brezza da Est che ci permette di andare a vela al traverso fino a destinazione.
 
Alle 7 del mattino scorgiamo all’orizzonte il profilo di Anatom, mancano circa 12 miglia alla pass dalla quale si accede alla baia dal nome complicato di Anelghowhat. La brezza da Est regge e si rinforza pure un pochino con l’avvicinarsi di uno squall che – manco a dirlo – ci becchiamo in pieno esattamente nel momento in cui entriamo nella baia.
 
Diamo fondo in 10 metri di sabbia indossando le cerate !
 
Ritroviamo Marina e Diego del “Meccetroy”. Non appena siamo sistemati e tranquilli all’ancora saltano sul gommone e vengono immediatamente a bordo per darci il benvenuto e donarci un piccolo kit di prima sopravvivenza alle Vanuatu. Banane e cedro locali, pane appena sfornato da Marina e – elemento essenziale per due informatici come noi – una SIM card telefonica locale! Diego ci comunica che qui l’antenna telefonica funziona solamente con l’energia prodotta da pannelli solari. Le batterie a supporto sono praticamente morte, quindi in questo ancoraggio internet e telefono funzionano solo durante il giorno: dalle 9 alle 16:00 circa
 
Nel frattempo il piovasco passa e ci lascia con uno spettacolo incredibile: un arcobaleno completo così basso sulla superficie del mare all’interno della baia che sembra finto.
 
Ci accoglie un incredibile arcobaleno - Anatom - Vanuatu
 
L’ancoraggio è bellissimo, molto protetto. L’Isolotto di Mystery Island ci ridossa da Sud, la barriera corallina circonda la baia da SE, S, SW, l’isola di Anatom protegge da N, NE, ENE, E, ESE. Siamo fermi immobili.
 
Adesso è il momento di riposare e di riconciliarci con la vita in barca ai tropici. Non appena attiviamo la SIM, capiamo come funziona e ci passa il rincoglionimento, andremo in avanscoperta.

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