Aprile, Maggio, Giugno e Luglio sembrano eterni. Sono mesi caotici, nervosi, tesi da tutti i punti di vista. Siamo ancora totalmente presi dalla nostra “vecchia” vita lavorativa. Ale deve completare il suo periodo di preavviso – tre lunghissimi mesi da Aprile a Giugno – Max è immerso in un nuovo progetto. Dedichiamo il nostro poco tempo libero, prevalentemente la sera, a smarcare un elenco infinito di cose da acquistare, completare, revisionare, spedire a Trapani. E come per magia, più smarchiamo, più altre voci si aggiungono all’elenco infinito.
Giugno finisce, Ale dice addio al suo lavoro di 25 anni mentre Max sclera tutto il successivo mese di Luglio. Ci rechiamo a Trapani per una settimana e cominciamo a lavorare come pazzi per imbarcare attrezzatura, installare nuovi sistemi, riorganizzare cabine e quadrato, pulire, sbarcare cose vecchie e inutili. Il tutto mentre un feroce anticiclone africano si posiziona saldamente su tutta l’Italia portando brezzoline e un caldo atroce… le sudate sono da Guinness.
Ritorniamo a casa per gli ultimi giorni “nordici”, anche qui c’è fermento e non abbiamo un attimo di respiro. Salutiamo i genitori, i fratelli, i nipotini, gli amici. Facciamo gli ultimi bagagli sperando di non dimenticare nulla di importante. Chiudiamo casa con i lucciconi agli occhi (!?! ma davvero non torneremo ?? ) e improvvisamente ci troviamo in aereo, biglietto di sola andata per Trapani dove ci aspettano nuovi orizzonti.