Chi solitamente ci segue su YouPosition, aveva già notato il nome che avevamo scelto preventivamente – e con un po’ di scaramanzia – per la nostra crociera: “Da Trapani verso EST (forse Grecia?)”. Eravamo sicuri di una sola cosa, sicuramente saremmo andati a EST.
Il nostro desiderio era quello di raggiungere nuovamente la Grecia, le Isole Ionie. I motivi per andare erano molti, insieme alla voglia di rivedere posti che qualche anno fa ci fecero più volte esclamare wow !
Quest’anno inoltre avremmo fatto la navigazione di andata e forse quella di ritorno con gli amici Michela e Riccardo di ‘Clandestino A Bordo’; avremmo ritrovato gli amici di ‘Piccola Peste’ e ‘Stellina’ con i quali ormai condividiamo da qualche anno le vacanze barcaiole, e non per ultimo, appunto, tornare in quei luoghi bellissimi dove abbiamo lasciato il cuore nel 2010. Da Trapani, il nostro posto di ormeggio annuale, è però un viaggio molto lungo, circa 500mg di navigazione per andare e altrettante per tornare, quindi il tempo di soggiorno in Grecia si riduce moltissimo. Ma, credetemi, ne vale la pena.
Ad ogni modo, grazie anche ad una meteo davvero molto favorevole, siamo riusciti ad arrivare in Grecia, ad incontrare i nostri amici, a conoscere nuovi amici e a rientrare con tutta tranquillità, ci è mancato solo di navigare insieme agli amici di ‘Clandestino a Bordo’ che hanno dovuto rinunciare, per altri problemi, alla loro vacanza verso est.
Abbiamo navigato lungo la costa nord della Sicilia, dopo lo stretto di Messina, sempre molto affascinante da attraversare, abbiamo proseguito verso est costeggiando la Calabria sino a Crotone per poi attraversare direttamente verso Est senza più scali. In Grecia abbiamo toccato solo alcune isole di questo grande arcipelago: Lefkas dove siamo atterrati e ripartiti, Meganisi, Skorpios, Kalamos, Kastos e le Isole Dragonere. Abbiamo poi trascorso una piacevolissima giornata nel villaggio di Astakos, sulla costa della Grecia continentale.
E’ vero, lo si dice di tutte le vacanze, lo diciamo tutti, ma credo che questa sia stata una delle vacanze più belle, per intensità, per luoghi visitati, per la compagnia, per la qualità della vita in Grecia, per la tranquillità di quei posti anche dal punto di vista dei controlli a mare e della libertà degli ancoraggi. Quest’ultima poi ci ha molto fatto riflettere.
La Grecia, rispetto all’Italia, ha nei confronti del diportista un atteggiamento diverso, di benvenuto, sia per il sorriso nel vederti ancorare, entrare in una taverna, dinanzi ad una bancarella di un mercato, in una macelleria o semplicemente per chiedere una informazione. Il diportista è una risorsa e loro, i Greci, l’hanno capito. Da noi, in Italia, ma non siamo solo noi di questo blog a dirlo, il diportista è prosciugato, stritolato sino all’ultimo euro, strizzato fino a quando non esce il sangue e purtroppo, dispiace dirlo, è un atteggiamento sia dei privati così come delle forze dell’ordine.
Ci ha molto colpito la libertà dell’ancoraggio. In Italia la norma generale cita più o meno così: “è necessario ancorare a 300mt dalle coste sabbiose o a 50 mt dalle coste rocciose e a picco sul mare fatto salvo se non attrezzate per la balneazione”.
Questa è la norma generale.
Forse non tutti sanno che ogni Compartimento marittimo della Capitaneria di porto può emettere delle norme diverse per ogni singola zona di competenza. A Favignana per esempio, nella baia di Cala Rossa, è obbligatorio ancorarsi a 150mt, misurati dal centro della baia, nonostante questa sia rocciosa, giusto, mi pare una norma intelligente, la baia è affollata anche da terra e sarebbe pericoloso avvinarsi a 50mt, ma è una norma altrettanto giusta anche per il diportista che se dovesse ancorare a 300 mt dalla baia, sarebbe in mezzo al mare.
Diversamente in altre località, a Riva Trigoso in Liguria, ad esempio, chiedono di ancorare a 200mt dalla scogliera, fondale di circa 30mt… ovviamente è un ancoraggio impossibile e senza riparo, inutile andarci, forse è una norma per battere cassa a quelle barche che ormeggiano ai canonici 50mt all’oscuro della norma locale.
In Italia, anche nelle baie dove non è presente alcun turismo terrestre, non è possibile ancorare con le cime a terra. Un ancoraggio inventato dai marinai antichi e considerato certamente sicuro da ogni punto di vista soprattutto per le basse sollecitazioni all’ancora rispetto ad un ancoraggio ‘alla ruota’ tradizionale.
in Grecia le regole sono diverse e forse più facili da comprendere, più marinare e forse più intelligenti: se non è espressamente vietato (lo si vede scritto con un bel cartello in spiaggia non in capitaneria come in Italia) o se non sono presenti le boe che delimitano le spiagge, si può ancorare ovunque anche a terra, è il marinaio che decide se l’ancoraggio è sicuro.
Non credo sia necessario un genio per comprendere la differenza. Purtroppo, in Italia, siamo moto bravi a legiferare per qualunque cosa e su qualunque argomento.
I numeri di questa estate
Indipendentemente da quanto sia stato bella la crociera, calcolare i numeri è sempre stato un esercizio che ho fatto a fine vacanza, possono uscire delle belle sorprese :
- Giorni di ferie: 30
- Giorni di crociera: 25
- Miglia percorse: 1.182
- Navigazione senza scalo più lunga: 209mg Ormos Vliko (Lefkas) – Crotone
- Ore totale motore: 141
- Lt di Gasolio rifornito: 417
- Velocità media a motore: 6,6kn
- Prezzo del gasolio: 1,800/lt in banchina a Crotone, 1,610/lt con autobotte a Porto Spilia, isola di Meganisi
- Ore generatore: 3 (tutte per la Nespresso!)
- Ore dissalatore: 14
- Soste in porto: 3 notti, tutte a Crotone
- Costo totale dei Marina: €135,00
- Cena più cara: Porto Spilia da Babis e Panos €21, ma abbiamo mangiato dei dentici enormi, ci tornerei domani
- Cena più economica: Astakos €11,00, purtroppo non ho segnato il nome della taverna anche se onestamente la qualità non era eccelsa, ma erano simpatici
- Aperitivo con Birra più economico : €1,80 Astakos
- Compleanni festeggiati: 2,5 – Elena e Massimo e Sofia a poche miglia di distanza con WhatApp
- Birra: non lo so, perso il conto
- Vino evaporato: 19 bottiglie di Prosecco, 1 di Nero d’Avola del 2008, 3 di Barbazzale bianco, 6 di ‘I Berlinghieri’ Grillo/Chardonnay
- Vino da dolce: 5 lt di passito di Pantelleria
- Altro: 2 bottiglie di Florio Amaro, 2 bottiglie di Limoncello, 1 bottiglia di Zacapa 23 anni
In conclusione, bellissimi numeri, bellissima compagnia e grandiosa esperienza. Se posso recriminare qualcosa, forse un po’ troppe ore motore, non aver partecipato al compleanno di Sofia e la cena mancata con gli amici ‘ancora virtuali’ di Youth.
Sicuramente se avessimo avuto più tempo ed avessimo aspettato il vento giusto avremmo fatto più vela e meno motore… e forse anche il resto… ma tant’è, il tempo nelle nostre vite la fa ancora da padrone.
Siamo comunque felicissimi di aver avuto una bellissima estate, cosa che purtroppo non è stata in molte parti d’Italia dove il meteo, in questa strana estate 2014, ha causato anche molti danni a cose e persone.
Infine un arrivederci.
Arrivederci alla Grecia, agli amici ritrovati, agli amici incontrati, agli amici non trovati per poco ed ai nuovi amici.
Max
Prossimo anno anche io Prua a EST
C'è posto per tutti Benedetto !
Vedrai la pacchia !