Dopo una caldissima e soleggiata giornata, finalmente anche il tramonto, con un po’ di fresco (forse non è la parola corretta), arriva. Qui il sole picchia forte e quel poco di vento presente non calmierava il caldo percepito. Inoltre il pontile ospiti, dove siamo ormeggiati, ha un muro alto 4 metri che blocca quel poco di aria che arriva da Nord, lo si nota, perché le bandiere di cortesia sotto le crocette sventolano, mentre noi a bordo boccheggiamo !
Stasera, per festeggiare ferragosto (anche se in ritardo), Massimo di Piccola Peste si metterà ai fornelli e ci preparerà il suo piatto forte “estivo e rigenerante”: spaghetti alla carbonara !
Gli spaghetti (molto buoni: bravo Massimo), vengono divorati dai nove commensali con abbondante evaporazione di Prosecco, che non manca mai, e che così bene si addice ad una cena in pozzetto con gli amici e compagni di avventura estiva.
Durante la notte, colpa una fastidiosa onda da Nord-NordOvest, la passiamo ballando in cuccetta. La risacca in questa zona del porto è incredibile, le barche rollano in modo esagerato, senza controllo, gli alberi delle barche si avvicinano fra loro in modo davvero spaventoso, ci aspettiamo di sentire prima o poi un CRACK !
Solo all’alba il rollio comincia a diminuire, non ci spieghiamo quanto è avvenuto, perché il mare non era così mosso da giustificare una risacca del genere.
La mattina del 16 Agosto ci aspetta una gita al Lago Specchio di Venere. Come tutte le altre volte che siamo venuti a Pantelleria, non possiamo esimerci da fare un giretto in questo luogo speciale. Prendiamo il pulmino vicino alla Posta che si ferma proprio accanto al lago. In poco meno di 15 minuti, eccoci passeggiare attorno a questa depressione calderica ovvero il collasso di parte dell’edificio vulcanico all’interno della camera magmatica una volta che questa si è svuotata del magma contenuto all’interno… insomma facciamo il bagno dove una volta c’era un vulcano.
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Notizie utili:
Il livello delle sue acque è mediamente di 2 metri sul livello del mare ed è alimentato sia dalle sorgenti termali che dalle piogge, infatti nei periodi di scarsa piovosità la sua superficie si riduce lasciando a secco la fascia marginale poco profonda e ricca di fango nero-verdastro, dovuto a depositi di alghe termofile, dal caratteristico odore di zolfo che viene utilizzato, per uso terapeutico, sulla pelle.
Il Lago ha una profondità massima di 12 metri. Le sorgenti che alimentano il Lago sono quasi tutte concentrate sulla sponda Sud ed hanno una temperatura variabile tra i 40 e i 50°C.
Fonte Pantelleria.com
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L’acqua è stupenda, calda al punto giusto per lunghe nuotate rigeneranti. In alcuni punti, delimitati appositamente da grosse rocce, i gas provenienti dalle zone più calde del pianeta si fanno strada dal fondo del lago e affiorano in superficie creando un effetto jacuzzi da non perdere.
Inutile nascondere che ci siamo divertiti tantissimo e grazie a questi bagni termali siamo tutti più belli e certamente più giovani.
La strada per arrivare alla fermata del pulmino che ci riporterà in paese ci costringe ad arrampicarci su per la montagna intorno al lago. A quest’ora il nostro mezzo non ferma vicino al lago, dovremmo, altrimenti, aspettare fino alle 17:00… roba da insolazione !! La stradina è ripida, ma percorribile, da sotto sembrava peggio !
Dopo il ritorno in barca e le docce di rito, ci fiondiamo a prendere una MEGA granita. Ci sediamo in un bar davanti al porto, siamo all’ombra con una leggera brezza sul viso con una granita al pistacchio in mano. Fantastico.
Rientrati in barca, molliamo gli ormeggi. Qui fa troppo caldo, inoltre Piccola Peste e Stellina desiderano partire questa notte per Lampedusa. Dato che è vietato entrare ed uscire dal porto di Pantelleria durante le ore notturne, bisogna allontanarsi dal bacino prima del tramonto.
Apprendiamo da Michele che le sue carte meteo gli avrebbero ‘confidato’ l’arrivo di una brezza dii circa 10 kt da Nord sul tragitto verso Lampedusa. Questa consentirebbe ai nostri amici di fare buona parte delle 80 miglia di navigazione a vela. Noi di Y2K partiremo invece all’alba, non abbiamo voglia di saltare una notte di sonno.
Usciamo dal porto verso le 17.00 e lentamente circumnavighiamo in senso antiorario la costa di Pantelleria. Vogliamo arrivare davanti a Scauri. Da qui, dopo cena, i ragazzi partiranno mentre noi ci godremo la notte in rada.
Scauri è un piccolissimo porticciolo a SW dell’isola dove il traghetto ormeggia in caso di vento molto forte da Nord. Non proviamo neanche a mettere la prua all’interno, sembra talmente piccolo da poter ospitare solo gommoni e piccole barche.
Abbiamo letto sui portolani che è possibile ormeggiare, ma facciamo davvero molta fatica a capire dove. Comunque non siamo intenzionati ad entrare in un altro porto e così diamo fondo poco più a Sud Est del porticciolo in posizione 36 45.909N 11 50.029E in circa 12 mt di acqua.
Il fondo di roccia e alghe non lo si può definire buon tenitore, ma non ci aspettiamo alcun rinforzo del vento. Qui come in tutta l’isola è fortemente consigliato il grippiale.
L’acqua ha un colore blu intenso, è caldissima ed è un vero piacere stare in acqua a lungo (hai già scritto qui nella frase prima).
Piccola Peste e Stellina partono, come deciso, al tramonto, noi di Y2K mettiamo la sveglia alle 5.00.
Lampedusa… ARRIVIAMO !