Stasera siamo a Pantelleria.
Un’isola particolare dai mille colori, dalle mille sfaccettature, dai mille profumi, senza dimenticare che a Pantelleria sia mangia e si beve benissimo.
Siamo partiti questa mattina alle 05.10, eravamo in rada a Cala Azzurra a Favignana, trampolino ideale per questa breve traversata di 68 mg. Le previsioni meteo ci davano un vento di circa 15kt, prima da nord est per poi girare dopo circa 20/25 mg a Nord Ovest. Non l’ideale vista la rotta per 190 che avremmo dovuto tenere, perché con il vento in poppa piena è difficile navigare e quindi saremmo stati costretti a fare qualche bordo, ma tant’è e soprattutto meglio così che andare a motore.
Issata l’ancora, subito fuori Cala Azzurra il vento di 15kt da NE ci suona la sveglia. Issiamo le vele e procediamo con una discreta velocità verso Marsala con rotta 170, un po troppo a est rispetto alla rotta ideale ma almeno viaggiamo bene.
Al largo di capo Lilibeo, dove Garibaldi sbarcò per l’inizio della sua missione, abbattiamo e cambiamo mura, questa volta con rotta 220 ma il vento é già diminuito a 11 kt. Andiamo poi si vedrà.
Dopo meno di 20 minuti il vento diminuisce ancora, siamo costretti ad orzare per dare un pochino di velocità alla barca, portandoci di molto fuori rotta.
Con la barca in velocità non ci eravamo accorti, ma solo ora notiamo l’onda che arriva da NE che essendo quasi al traverso ci fa rollare e sbattere le vele che non rimangono gonfie a causa del vento debole.
Aspettiamo 5 minuti.
Aspettiamo 10 minuti
.Il vento cala, ci troviamo costretti ad accendere il motore e chiudere le vele perché sbattono in maniera esagerata rovinandosi senza portare beneficio.
37.48.520N 12.20.104E
Sono le 6.30, a 1500 giri ci mettiamo in rotta diretta per Pantelleria alla velocità di 6,5kt. L’onda é al giardinetto non fastidiosa, ma sicuramente presente. Ogni tanto Y2K rolla più di quanto dovrebbe, ma l’andatura a motore non permette di avere il meglio dallo scafo.
37.19.776N 12.08.526E
L’AIS ci avvisa che la nave cargo East Castle con destinazione Rotterdam, ci passerà molto vicino, a circa 0,300 mg, sono meno di 600 metri e sono troppo pochi per passare vicino ad un bestione del genere. Max chiama la nave con il vhf sul canale 16, il capitano della nave risponde subito fornendo il canale 6 per continuare la conversazione. Noi veniamo da destra, é vero che abbiamo la precedenza, ma abbiamo anche molto meno problemi di loro a manovrare, siamo una piccola barca, loro una nave di 100 mt. Max chiede se riescono a passarci a poppa, rispondono “NO”, senza pensarci troppo in realtà… secondo noi non avrebbero mai pensato lontanamente di modificare la rotta per un turacciolo a vela traballante come noi. 🙂
Ne prendiamo atto e viriamo a sx di 30 gradi per qualche minuto per passare sulla loro poppa. Buon viaggio East Castle.
36.57.286N 11.59.326E
Abbiamo superato da poco meno di un’ora il banco pantelleria quando dalla sinistra vediamo arrivare insieme a spruzzi e scie spumeggianti una dozzina di delfini. Sono in branco forse stanno cacciando insieme. Non modifichiamo ne la rotta ne la velocità, non vogliamo disturbarli, speriamo che abbiano voglia di giocare o la curiosità di vedere chi c’è a bordo di questa barca a vela che incrocia la loro rotta. Arrivano. Sono stenelle, a loro piace giocare con le barche. Prima due, poi una mamma con un piccolino, poi sono almeno otto, che girano e si rigirano sotto la prua di Y2K. Si spingono, giocano, alcuni si girano guardando in alto, cercano il contatto visivo con noi, ci vedono, loro sanno che siamo lì e che li guardiamo a nostra volta. Chissà cosa passa loro per a testa, sicuramente si chiederanno lo stesso di noi.
COMPAMARE PANTELLERIA
Siamo all’ingresso del porto di Pantelleria, chiamiamo la Capitaneria locale per chiedere il permesso di entrare in porto e ospitalità al pontile da loro gestito nel Porto Vecchio. Ci accolgono alla radio con la consueta ospitalità e cordialità e dopo la richiesta delle misure della nostra barca, ci indirizzano verso il pontile ospiti pregandoci di dare loro conferma dopo l`ormeggio.
Ad aspettarci in banchina troviamo Piccola Peste che è arrivato da poche ore, anche lui insieme a Stellina erano con noi a Cala Azzurra ieri, ma a differenza da noi, hanno scelto di partire la sera verso le 22 per fare una ‘notturna’.
Massimo di Piccola Peste ci fa un po’ di posto accanto alla sua barca, stringendosi a quella vicina, ci prende le cime di poppa e siamo ormeggiati in pochi minuti.
Questa é ormai la terza volta che torniamo a Pantelleria, ma é sempre una grande emozione sbarcare in un isola cosi lontano dall’Italia ma cosi vicino alla Tunisia.