La baia di Mellieha concilia proprio il sonno, ci facciamo una ronfata galattica. Al mattino, mentre facciamo colazione, si avvicina un tender. Proviene da un Dufour 425 maltese ormeggiato poco lontano da noi. Vediamo che la persona a bordo ha qualche difficoltร ad accendere il fuoribordo e che ad un certo punto ci rinuncia e attacca a remare. Ci rendiamo presto conto che sta venendo proprio da noi e la cosa ci incuriosisce. Afferriamo la sua cima e lo leghiamo a poppa. Il gentilissimo signore vorrebbe un nostro indirizzo di posta elettronica in quanto la sera precedente, piรน esattamente al tramonto, ha scattato qualche fotografia alla nostra barca e alla fine della vacanza avrebbe il piacere di inviarcela. Lo ringraziamo, gli diamo un nostro biglietto da visita e giร che ci siamo gli diamo una mano con il suo fuoribordo ribelle.
Domato il ribelle e salutato il nostro nuovo amico, ci prepariamo per issare lโancora, lasciare baia Mellieha e lanciarci allโesplorazione di Gozo. Mentre il Dufour maltese ci sfila sulla sinistra, ricambiamo il favore scattando a nostra volta qualche foto.
Questโanno lโanticiclone รจ talmente ben posizionato che non vediamo un filo dโaria dalla burrasca di Lampedusa. Niente vento, mare olio e caldo allucinante fin dal primo mattino. Diciamo che per cazzeggiare di baia in baia la cosa non ci dispiace neanche un pรฒ
Raggiunta Gozo, costeggiamo tutta la parte a sud ovest. Gozo รจ assolutamente stupenda. Unโisola che sembra uscita da qualche libro di avventure piratesche o da qualche racconto favoloso, sullo stile de โIl Signore degli Anelliโ. Le coste sono candide, a picco su un mare โbluissimoโ e profondissimo anche ad un paio di metri dalla scogliera. Di tanto in tanto si apre una minuscola baietta il cui fondale รจ chiazzato da qualche macchia di sabbia turchese e dove รจ possibile dare fondo in 10/8 metri. Innumerevoli grotte fanno capolino dalla linea di costa, troppo invitanti per ignorarle. Decidiamo di esplorarle una per una non appena ormeggiati.
Passiamo il villaggio di Xlendli che si sviluppa allโinterno di un fiordo pazzesco ! Cโรจ la ressa e passiamo oltre.
Volgiamo la prua verso la baietta di Dewira, a mezzo miglio a nord di Ras il-Wardjia. La raggiungiamo e rimaniamo a bocca aperta: la baietta forma quasi un cerchio perfetto e lโentrata รจ protetta da un isolotto roccioso โ le cui pareti spigolose a picco sembrano letteralmente tagliate a mano con un coltello ! โ chiamato โFungusโ (o il-Gebla tal-Generalโฆ sรฌ, sรฌ, i nomi qui a Malta sono assolutamente impronunciabili, fra lโaltro anchโessi danno a queste isole un non so che di fantastico).
Una volta dentro, diamo fondo in 9 metri โ fondo di alghe e roccia, solo alcune in alcune parti, a destra della cala, รจ sabbioso โ spegniamo il motore e rimaniamo in contemplazione. Il posto รจ stupendo e non aspettiamo un minuto di piรน: tutti in acqua con pinne, maschera e boccaglio.
Il mare รจ a 30ยฐ, trasparente. I fondali sono da film.
Dopo pranzo, partiamo alla scoperta delle grotte di Gozo a bordo del nostro tender. Ci facciamo ogni anfratto, entriamo in tutte le grotte, scattiamo innumerevoli foto. Ammiriamo la bellissima Azure Window, un arco di pietra immenso. Poi notiamo una grotta in particolare perchรจ in fondo, ma proprio in fondo, si intravede una luce. Siamo attratti e ci fiondiamo lรฌ. Entriamo, la volta รจ altissima, lโingresso รจ piuttosto stretto, ma poi si allarga sempre di piรน. Il cunicolo non รจ completamente dritto, fa una piccola curva. Continuiamo ad inoltrarci con il gommoncino. Poi ecco che rivediamo la luce che ci aveva colpito: la grotta ha unโuscita e qui, come per incanto, scopriamo un mondo fantastico. Il tunnel di roccia si apre su un incredibile laguna interna sulla quale si affaccia un piccolo villaggio di pescatori โ ma potrebbe essere anche un covo segreto di pirati per la gioia della nostra super amica Maty – rimaniamo a bocca aperta. Questa baietta ha il mare di color smeraldo, tante piccole barchette di legno, tipiche maltesi, galleggiano placide. Le casette del villaggio sono bianche con le porte bluโฆ รจ davvero un altro mondo.
Usciamo e rientriamo in questa laguna piรน volte, non riusciamo a stancarci di ammirare il paesaggio. Una volta rientrati a bordo, ci documentiamo: praticamente senza saperlo, ci siamo imbattuti nella formazione geologica del mare interno di Gozo. Chiunque visiti queste isole, non puรฒ non visitare questa posto ! Merita assolutamente !
La giornata รจ stata davvero intensa, nonostante sia quasi il tramonto fa ancora molto caldo e noi continuiamo a tuffarci fino a che non siamo davvero stanchi Ci prepariamo la cena godendo di un tramonto spettacolare.
Non appena lโultimo raggio di luce scompare ed รจ buio, dalla costa cominciano a levarsi i versi di qualche animale notturno. Inizialmente pensiamo si tratti di pipistrelli, ma generalmente questi emettono una specie di squittio. In questo caso, invece, assomigliano a fortissimi vagiti di neonato (piรน o meno eh, perchรฉ non siamo mica in grado di descriverliโฆ) che riecheggiano per tutta la baia.ย Un Cyclades che รจ ormeggiato con le cime a terra e la poppa rivolta verso lโingresso di una grotta, a notte tarda praticamente molla il suo ormeggio e scappa a centro cala. Probabilmente, essendo troppo vicini allโorigine di questi โululatiโ notturni, non riescono a prendere sonno oppure i bambini a bordo hanno paura. Bho ?! Noi, come quasi tutte le altre barche presenti, siamo ormeggiati piรน o meno a centro baia, sentiamo gli โululatiโ ma non ci turbano piรน di tanto. Si tratta soltanto della proverbiale ciliegina sulla torta: un luogo fantastico DEVE essere abitato da esseri misteriosi
Ci addormentiamo ripromettendoci di documentarci riguardo agli animali che producono tali incredibili versi.
Fair winds and calm seas
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UPDATE 30 Agosto 2011
Grazie allโamica Amelia abbiamo individuato gli ‘โululatiโ notturni.
Si tratta della Berta Maggiore o Calonectris Diomedea. Sinceramente, per nostra ignoranza, non credevamo fossero anche uccelli notturni, li abbiamo sempre visti di giorno.
Ecco qui sotto da YouTube il loro versoโฆ provatelo ad immaginare in un momento di buoi assoluto con lโeco che le pareti a strapiombo della cala in cui eravamo ancorati produceva.
Ciao ragazzi,
probabilmente non vi ricordate di me, sono stata a bordo di Piccola P. a Giugno. Per prima cosa volevo complimentarvi con voi per il bellissimo blog…grazie ai vostri racconti e alla vostra passione ho veleggiato con voi per …le isole del mediterraneo!
Riguardo, invece, gli "ululati" che descrivete in questo post…credo proprio di sapere di cosa si tratta ("vagiti di neonato" sono una descrizione perfetta!)…Berte Maggiori – Calonectris Diomedea.
Assomigliavano a qualcosa del genere??? ๐
http://www.youtube.com/watch?v=jhvRk8xmeAg
Ciao Amelia,
ben ritrovata ๐
Prima di tutto grazie per leggerci e per i complimenti che fanno sempre piacere ๐
Riguardo ai nostri "animali misteriosi", hai proprio colto nel segno ! Abbiamo visto il video, sono loro, le Berte Maggiori ! Cavoli, di notte, al buio totale, ti assicuriamo che questi versi erano abbastanza inquietanti. Grazie per il suggerimento.
A presto
Ale