19 Agosto – Circumnavigazione di Malta

Stamattina ci alziamo di buon ora, dobbiamo fare alcune commissioni prima di lasciare il marina, Max va a fare la spesa, non ci manca molto, alcune cose fresche, Ale intanto finisce di sistemare la barca e fa il pieno di acqua.

Vorremmo fare anche rifornimento, entrando abbiamo visto una nave cisterna ancorata in mezzo al canale del porto come distributore, forse faremo lì gasolio, ma abbiamo anche visto girare per il marina una autobotte, chissà se si accontenterà di farci i nostri 120 lt oppure per meno di 1000 lt non si muove.

Nave cisterna gasolio - La Valletta

Autobotte gasolio - La Valletta

Al rientro dalla spesa, Max passando dalla direzione, chiede info riguardo l’autocisterna, il direttore del porto in 30 secondi chiama al telefono il responsabile che ci farà arrivare il gasolio direttamente in banchina con una manichetta molto lunga, non ci sono problemi di quantitativo è un servizio che offrono a tutti. Bello, ne siamo entusiasti e così provvediamo anche ad effettuare il pieno di carburante con ben 114lt, per la modica cifra di 148€… però anche a Malta se la fanno pagare !

Lasciamo il marina, ringraziando e salutando sul loro canale di lavoro VHF13.

Prima di proseguire verso il sud di Malta, uscendo dal porto Marsamxett vogliamo rientrare nel Porto Grande per visitare anche quelle anse. Usciamo e rientriamo quindi subito a dx, passando tra il Forte S. Elmo e il frangiflutti.

La Valletta - Malta

C’è un piccolo ‘buco’ largo una decina di metri dal quale è possibile passare senza fare tutto il giro della diga, la profondità è sempre oltre i 10mt.

Mappa Porto Grande - La VallettaSulla nostra destra costeggiamo La Valletta, ci dirigiamo verso SW, il Porto Grande si sviluppa in lunghezza, sono quasi 2 mg, e solo sulla parte sud sono presenti 4 anse. Sul lungo molo de La Valletta, sono presenti già due navi da crociera italiane, mentre una terza sta facendo manovra per affiancarsi al pontile, anche lei Italiana. Sopra il cielo di La Valletta sparano fuochi d’artificio, sono in realtà più dei botti in quanto con il sole alto nel cielo i colori tradizionali dei fuochi d’artificio non si riescono a vedere. Deve essere una tradizione locale, tutto il giorno da diversi punti dell’isola si sentono i botti dei fuochi d’artificio, boh, ci informeremo… Non facciamo in tempo a distrarci, un forte rumore di motore davanti a noi e… un idrovolante in partenza! Siamo stretti tra le navi da crociera sulla destra e l’idrovolante in fase di decollo sulla sinistra, ok meno male che decolla in fretta, tanto da non fare in tempo a riprenderlo con la Videocamera, ma abbiamo qualche scatto con la fotocamera.

Idrovolante

Costa Concordia

Oltre le navi da crociera, sul fondo del Porto Grande chiamato La Marsa, sono presenti delle navi militari, una Francese ed una Olandese, oltre alla zona commerciale con gru e portacontainer.

Giriamo e torniamo indietro, costeggiamo ora la parte Sud del Porto Grande entrando nella prima ansa che ci troviamo davanti, chiamata Ansa dei Francesi, per lo più dedicata alle navi ed alla cantieristica per grandi lavori.

La seconda ansa che troviamo si chiama Ansa dell’Arsenale, molto stretta e lunga, è l’ansa dedicata al diporto, un grande marina, molto lussuoso e ben organizzato anche per gli yacht molto grandi, si sviluppa per tutta la parte Nord dell’ansa, in fondo oltre il marina, l’ansa si allarga leggermente, per consentirci di far manovra senza dover entrare all’interno dei pontili del marina. Qui sono presenti delle ulteriori imbarcazioni, ma non sembra un marina, sembrano dei posti più a gestione comunale.

Porto Grande - La Valletta

Grand Harbour - La Valletta

Porto Grande - La Valletta

Entriamo quindi nella terza ansa chiamata ansa Kalkara, disseminata di boe e di barche per lo più da pesca, piccola pesca, non andiamo molto in fondo per paura di non riuscire a manovrare o di prendere per errore qualche corpo morto.

Porto Grande - La Valletta

Entriamo infine nella quarta ansa chiamata ansa Rinella, dove è presente solo una spiaggia con molti bagnanti ed alcune barche alla fonda, ne prendiamo nota nel caso in cui si arrivasse a Malta di notte, questo è davvero un gran bel posto comodo e largo per dare fondo su sabbia un po’ ovunque in  una zona con profondità da 6 o 10 mt .

Usciamo dal Porto Grande e mettiamo la prua a Sud, esplorazione di Malta. E’ ormai ora di pranzo, abbiamo un gran caldo ed abbiamo voglia di fermarci per un bagno rinfrescante un pranzo frugale.

Ci fermiamo in una rada a Sud est di Malta, subito dopo Punta Munxar, chiamata Il Bajja Ta’San Tumas. E’ una baia molto larga con un fondo che decresce abbastanza rapidamente, diamo ancora a circa 700 mt dalla spiaggia in 6/7 metri su un fondo misto di sabbia, alghe e roccia. Acqua calda, 29,5 gradi !

Riprendiamo la rotta facendo lo slalom tra grandi reti da coltura ed i bassi fondali, da prestare molta attenzione a questa zona, davvero molte secche.

Entriamo quindi nella grande baia a sud di Malta chiamata Marsaxlokk. Rimaniamo un pochino delusi, sul nostro portolano, un po’ vecchio a dire la verità, veniva descritta come un baia con un villaggio di pescatori… beh oggi è molto diversa. Entrando, sulla sx sono presenti delle gru enormi per il carico e lo scarico di navi mercantili e innumerevoli silos per il deposito di idrocarburi, sulla destra è sì presente un villaggio con molti pescherecci, anche grandi, alla boa di fronte ad esso, direi che è da considerarsi un ormeggio di fortuna se si dovesse riparare da forte vento da NW.

Usciamo dalla baia e proseguiamo a destra, da qui la latitudine comincerà a salire, Punta Benghisa è la parte più a Sud di Malta. Costeggiamo per oltre 10 mg la parte SW dell’isola che è senza grande interesse per un diportista, la costa è a picco sul mare, cosparsa di magnifiche grotte, forse paradiso per effettuare delle belle immersioni. Al largo, a circa 5 miglia dalla costa è presente un isolotto, forse è meglio considerarlo più uno scoglio, chiamato Filfola vietatissimo sia alla navigazione che alla sosta, a metà strada tra Malta e questo scoglio una grande piattaforma da trivellazione è in fase di costruzione, né sulle nostre carte né sul portolano è descritta.

A NW di Malta sono presenti due baiette: Gneyna e Ghajn Tuffieha, carine ma usufruibili solo con venti da Sud. Decidiamo allora di andare a dare ancora a Comino in una delle baie che avevamo visto nei giorni scorsi, ma… non avevamo fatto i conti con il week end. Nel costeggiare l’isola, forse appunto per la totale mancanza di approdi, non avevamo incontrato alcuna barca. Qui è diverso, il mare ribolle dalle onde di barche, gommoni, caicchi… la parte ovest di Comino, vicino alla Blue Lagoon è strapiena, lo vediamo chiaramente con il binocolo, figurati da vicino !

Non ci vogliamo arrischiare di arrivare ad ancorare ancora con il buio e quindi deviamo verso la Baia Mellieha. Inizialmente non ci piaceva in quanto sono presenti molti alberghi e tante spiagge con gente urlante, ma la consideriamo sicuramente un’ottima cala per un buon ormeggio per la notte con vento da NW.

Anche qui il week end si fa vedere, qualche giorno fa erano presenti solo due barche ancorate, oggi ce ne saranno a decine. Decidiamo di dare ancora abbastanza al centro, su un fondo di circa 10 mt. Individuato il punto ed innestata la retromarcia per fermare la barca, il motore si spegne. Ok, folle, riaccensione, si accende, bene. Ancora retromarcia, si spegne ancora. Ok abbiamo qualcosa nell’elica, ma siamo troppo vicino alle barche già all’ancora e davanti a noi è disseminato di corpi morti, speriamo che la marcia avanti funzioni. Riaccensione, avanti al minimo, ok, non si spegne. 180 gradi e ci spostiamo dal macello. Max indossa nell’ordine, guanto da cucina per non bagnare una ferita alla mano procurata in porto nella giornata di ieri, maschera, pinne e coltello. Una volta immerso scopre l’arcano: una matassa di cima galleggiante da 4 mm è avviluppata intorno alla Max Prop che fortunatamente blocca solo la marcia indietro. Uno, due, tre colpi di coltello e la matassa viene via, la issiamo a bordo per non lasciare questo prezioso regalo a qualcun’altro.

Riusciamo quindi senza problemi a dare ancora ed a rilassarci prima di cena. Da terra arriva musica, molto alta, da due diverse posizioni, quindi non riusciamo bene a capire il motivo suonato Sorriso. Sulla nostra prua ballano in acqua, forse fanno aquagym, non riusciamo bene a capire, meno male che per le 22.00 la musica viene abbassata e riusciamo senza alcun problema a dormire.

La baia che tanto avevamo denigrato durante la prima visita si rileva un ancoraggio fantastico per la notte, ottimo fondo per l’ancora, nessuna onda notturna. Abbiamo dormito alla grande !

 

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