Quando ci svegliamo e diamo un’occhiata fuori, veniamo colpiti da tutta la bellezza di questa incredibile baia. L’acqua è davvero cristallina, di un azzurro-acquamarina molto intenso. Non facciamo neppure colazione e ci buttiamo in mare per un fantastico bagnetto mattiniero.
Una volta asciugati al sole già caldo nonostante sia ancora piuttosto presto, ci prepariamo la colazione e nel frattempo capiamo perchè il nostro carissimo amico Silvio che ha già visitato questi luoghi con il suo “Max II” ci disse a proposito della Blue Lagoon: “Bella è bella, ma fatevi un bagno e poi scappate il più velocemente possibile !”
Orde di barconi – che i “cittadini Inglesi in vacanza” sono roba di un misero dilettantismo – caicchi, water taxi (potenti motoscafi che solitamente fanno da spola portando gli ospiti di grandi hotel), moto d’acqua, bananoni e/o ciambelloni gonfiabili al traino di siluri fotonici corredati da cavalieri e/o amazzoni starnazzanti in 18 lingue diverse, barchini locali… la baia si trasforma ben presto in una bolgia. Non c’è un filo di vento, ma Y2K si dondola manco fossimo in pieno oceano Pacifico. In meno di 5 secondi issiamo l’ancora e scappiamo.
Circumnavighiamo Comino ammirando le incredibili grotte che letteralmente disseminano la costa dell’Isolotto, entriamo in due deliziose calette – la baia Santa Marija e la baia San Niklaw – in quest’ultima ritroviamo il catamarano francese che è stato nostro vicino di banchina a Pantelleria. I francesi si sbracciano salutandoci, ci avviciniamo, scambiamo quattro chiacchiere, vogliono sapere dove siamo stati, cosa abbiamo fatto. Raccontiamo loro di Lampedusa, ci chiedono: “ma è sicura ? E i clandestini ?”
Concedeteci una piccola divagazione…Ecco, a nostro parere il danno maggiore all’Isola di Lampedusa e al suo turismo non lo hanno fatto i clandestini – seppure ci hanno messo del proprio– no, lo hanno fatto i media e i giornali instillando il panico e la paura nei turisti di tutto il mondo, sbattendo sulle prime pagine situazioni ben lontane dalla realtà e stravolgendo i fatti. Noi siamo stati 3 giorni in rada a Lampedusa, in totale quasi 7 giorni girovagando per l’Isola e NON ABBIAMO VISTO UN CLANDESTINO CHE SIA UNO ! Non abbiamo incontrato UN SOLO immigrato. E gli sbarchi ci sono stati durante la nostra visita. Mai ci siamo sentiti in pericolo. Ciascuno tragga le proprie conclusioni. Fine della divagazione.
Raccontiamo ai francesi di Lampedusa e raccomandiamo loro di andare. Ci salutiamo, sicuramente ci ritroveremo in giro per le isole Maltesi.
Lasciamo Comino e Cominotto e dirigiamo su Malta. Costeggiamo l’Isola direzione La Valletta, vogliamo entrare nella mitica baia delle 3 città e vogliamo dedicare almeno 2 giorni alla visita della Capitale.
Entriamo nel grande porto di NO, Marsamxett, il forte di Sant Elmo e il forte Tigne incombono su di noi. Siamo emozionati, è impossibile descrivere la bellezza di questi luoghi, bisogna esserci. Cupole e campanili delle tantissime chiese di La Valletta, Vittoriosa e Floriana svettano sui tetti delle case. La Cattedrale di St. Paul è al centro della penisola dove sorge La Valletta, la sua cupola è la più grande di tutte.
Dirigiamo verso l’ansa Sliema, cerchiamo un marina che possa ospitarci per un paio di notti. Chiamiamo il Marina di Msida sul VHF, ci ignorano. Troviamo il loro numero di telefono, telefoniamo, ci liquidano, non hanno posto per noi.
Ci infiliamo nell’ansa del Lazzaretto e vediamo l’indicazione del Marina di Manoel Island. Rispondono sul canale 13 del VHF. Li chiamiamo, sono cortesi, gentili. Ci confermano il posto barca e ci danno assistenza all’ormeggio. In pochi minuti siamo sistemati.
Il posto barca per Y2K costa €60 a notte, acqua e corrente elettrica sono a consumo. La direzione del marina fornisce una specie di chiavetta elettronica prepagata con la quale si attivano i servizi dalla torretta sul pontile. Ci piace molto
Ritornando alla barca dalla direzione, vediamo questo fantasmagorico nuovo ritrovato in fatto di tender: tecnologia avanzata, carena rigida e planante, ingombro ridotto, materiali di ultima generazione, colori “fashion”. Pensiamo subito di sostituire quello che abbiamo con uno di questi qui al più presto
Nel marina fa un caldo allucinante, ci prepariamo un pranzo veloce e mangiamo al riparo del bimini. Riposiamo un’oretta, poi ci dedichiamo alle grandi pulizie di primavera. Y2K non vede un porto “vero” da quando abbiamo lasciato Trapani ed è sempre ricoperta dalle numerose stratificazioni geologiche di sabbia-terra-polvere regalate dalla burrasca da NW a Lampedusa alle quali si sono aggiunti un paio di strati di sale marino. La insaponiamo e la sciacquiamo abbondantemente. La vetroresina torna bianca, il teak torna teak
La sera siamo piuttosto stanchi, abbiamo pianificato di andare fuori a cena, ma poi la palpebra comincia a farsi pesante già alle 8 e mezza. Ce ne stiamo a bordo e a nanna presto ! L’indomani si va alla scoperta di La Valletta, non vediamo l’ora !
Fair winds and calm seas.
bello il vostro viaggio,raccontato e illustrato anche molto bene…..quasi quasi il prossimo anno pianifico le vacanze da quelle parti
buon vento Sandro
Ciao Sandro,
ben trovato.
Se pianifichi un viaggio come il nostro non ne rimarrai deluso !
posti stupendi, persone gentili e disponibili, sole e mare caldi !
A presto.
Max