Non potevamo mancare al classico appuntamento nautico di autunno.
Quest’anno non avevamo in mente di comperare strani accessori o gadget futuristici. Avevamo in mente solo di verificare delle idee che ci ronzavano in testa riguardo il rigging della randa e la regolazione del paterazzo.
Su Y2K la randa è una full-batten. Queste tipologie di rande hanno le stecche lunghe che arrivano sino alla inferitura, noi abbiamo quattro stecche. Fra i vantaggi si ha un aumento (leggero) dell’allunamento così da aumentare la sua superficie rispetto ad una randa tradizionale, ma soprattutto migliora l’efficienza aerodinamica in quanto la sua forma risulta ottimizzata. Inoltre le stecche mantengono il profilo ottimale della vela anche con vento forte, quando il tessuto tenderebbe a deformarsi ed insaccarsi nella parte di balumina.
La vela sulla nostra barca è inferita nell’albero con un sistema misto di cursori e carrelli, questi ultimi sono solo presenti sulla penna ed in corrispondenza delle quattro stecche. I carrelli presenti su Y2K sono della Rutgerson, che consentono di essere montati direttamente nella canalina dell’albero senza montare delle rotaie esterne.
Ne siamo contenti ? Solo in parte, perché abbiamo a tutti gli effetti un sistema ibrido, la randa così concepita ha sì il beneficio dei carrelli, ma conserva ancora molti cursori, che hanno le solite controindicazioni, e quindi tolgono il vantaggio di avere carrelli.
La nostra randa è grande, misura 55mq, issarla non è mai un problema, ammainarla invece è faticoso, sopratutto se c’è vento e mare, perché comunque una persona deve andare a piede d’albero e aiutare la randa a scendere e darle un minimo di piega, tutto facile se l’equipaggio è numeroso, un po’ meno facile se l’equipaggio è ridotto.
Fino ad oggi l’abbiamo fatto, ma se esistono sul mercato metodi migliori perchè non prenderli in considerazione ?
Ovviamente NON abbiamo preso in considerazione l’avvolgiranda nell’albero, mentre abbiamo preso in considerazione l’avvolgiranda nel boma, ma per costi e modifiche da apportare abbiamo lasciato perdere.
Al salone abbiamo visto un sistema interessante della Harken, si chiama Battcar Switch System.
Questo sistema, attraverso un a rotaia ed uno scambio, permette di ammainare la randa disponendo alternativamente i carrelli a destra ed a sinistra del boma ottenendo così due risultati: il dimezzamento dell’altezza della randa quando è ammainata ed una piegatura precisa della stessa sul boma. Interessante, vedremo quanto costerà.
L’altro oggetto da verificare è il paterazzo, su Y2K è un singolo cavo di acciaio che dalla testa dell’albero finisce al centro della poppa sul suo apposito attacco chiamato landa.
Sulla nostra barca, come su quasi tutte le normali barche da crociera, di serie non viene montato nessun tenditore da poter essere utilizzato rapidamente in navigazione in base alla forza del vento o alla andatura rispetto al vento che si sta tendendo.
Inoltre noi vorremmo modificare il paterazzo per renderlo anche una antenna da utilizzarsi con una radio HF, si tratta praticamente di tagliare una parte della sartia, in una misura precisa, rimontarla usando degli isolatori specifici, affinché quello spezzone sia isolato elettricamente dal resto del sartiame e dalla barca per usarlo come antenna.
Isolatore per sartie |
Al salone abbiamo incontrato la G&G Rigging che avevamo già avuto modo di conoscere molti anni fa per un altro problema al sartiame della nostra precedente imbarcazione, si erano dimostrati molto professionali ed affidabili.
Parlando con una loro persona del nostro problema e dei nostri desideri, ci ha chiarito alcune nostre perplessità; ci ha quindi mostrato una pompa idraulica della Holmastro con la quale si può modificare la tensione del paterazzo rapidamente e con precisione, ha l’indicatore di livello di pressione e la valvola di rilascio combinati con la pompa a due velocità da montare in linea sul paterazzo.
Pompa idraulica Holmastro |
Ci ha inoltre dato la massima disponibilità ad effettuare il lavoro interamente nel loro laboratorio, dandoci il paterazzo bello e pronto da montare. 🙂
Anche qui vedremo cosa costerà.
Abbiamo poi visitato alcune barche, non per comperare, ma è sempre bello vederele novità, vedere i cantieri come si muovono e magari carpere delle soluzioni da applicare alla nostra Y2K. Abbiamo visitato:
- XC50 della X-Yacht
- Ovni 445 della Alubat
- HR48 della Hallberg Rassy
In un prossimo post le nostre cosiderazioni.
Il Sense non l'hai visto? sarei curioso della tua impressione.
mi crolla un mito: l'Ispettore Gadget che torna dal Salone con un isolatore d'antenna ed un sistema di carrelli a sfere! ..delusione.. :-)))
ma ti sei riscattato visitando l'Xc50 su cui attendo una bella rece!
(e sul Sense, anche se non l'hai visto, ti prego dì a Francesco che è favoloso!!!) 😀
Interessante il sistema per la disccesa della randa!
Nemmeno la mia scende tutta da sola, pur avendo tutti carrelli a sfere. Devo aiutarla andando all'albero. Ma ciò dipende dall'attrito della drizza nei rinvii sottocoperta
Devo dire che io ho i Rutgerson, senza altri garrocci, e scende bene da sola, a patto che si molli la drizza di botto e senza farle fare volte negli stopper.
E' vero pero' che resta altissima sul boma, brutta!
Il sistema Harken lo avevo preso in considerazione per la mia barca (Un XC45) ma ho preferito il sistema Antal con carrelli su fibra: ce li ho da un anno, non li ho mai neanche puliti, funzionano benissimo, sono piccolissimi e la randa rimane bassa quanto con gli Harken con carrello sdoppiato, che in compenso è molto largo alla base.
Circa il tendipaterazzo, prima di metterlo parlerei con il produttore dell'albero: questo è stato concepito per un paterazzo regolabile con tenditore idraulico?
Il Beneteau 50 Sense ?
L'abbiamo vista, eccome !
Ma vista la nostra considerazione per il marchio, le dedicheremo un articolo a sè !
Sto aspettando dal concessionario alcune info in più.
:-))
(sei il solito raccomandato… ora scrivo a Mik e gli raccomando io di non dirti nulla!!! eheheh)
Il Battcar Switch mi piacerebbe proprio vederlo all'opera.