Sono stato esortato a portare i miei commenti alla nuova barca di Beneteau.
Esordisco dicendo che non sono riuscito a vederla all’interno perché c’era da aspettare tantissimo, ci sarà sicuramente un’altra occasione. Me la sono vista e rivista per benino da fuori ed ho letto molto attentamente tutte le caratteristiche che il cantiere fornisce.
Sulla barca, si può tranquillamente dire che Beneteau ha fatto realmente qualche cosa di nuovo nel panorama delle imbarcazioni a vela, solo Moody con il Decksaloon 45 lo scorso anno ci fece vedere una barca simile, ma sinceramente e personalmente la trovai solo un esercizio di stile un pochino stiracchiato.
Sul Sense 50, ci sono stati già articoli su altri blog di amici, il Velablog e Davide, entrambi conditi di molti commenti che significano un grande interesse intorno a questa novità.
Ho richiesto a Michele, del concessionario Beneteau Blue Freedom, di avere un pochino di foto, documentazione e prezzi che puntualmente mi ha recapitato.
Vediamo di procedere con ordine, cercando di parlare di tutte le caratteristiche senza diventare una brochure del cantiere, perché tanto le provvigioni non ci arriverebbero comunque 🙂 ed evidenziando le differenze rispetto al nostro 50.
Molto bello il video di presentazione del Sense 50 (lo trovate alla fine del post), Beneteau sta puntando molto dal punto di vista marketing su questa nuova gamma.
Iniziamo con il dire che al primo impatto, quando vidi le foto sui giornali e sui blog degli amici, dissi: “che schifezza ha fatto Beneteau ?” Beh, devo dire che vista dal vivo la barca ha un impatto completamente diverso, soprattutto con le murate di colore scuro, al salone erano grige, io non amo molto le barche colorate, ma devo dire che stava bene.
L’albero svetta tantissimo, è davvero molto alto per essere un 50 di serie, nato per la crociera, significa che l’architetto, lo studio Berret Racoupeau, ha lavorato molto sulle sulla stabilità di forma, dalle foto della barca in navigazione si nota uno bello spigolo sull’opera viva a poppa, il boma però è davvero molto alto dal piano di coperta.
La larghezza infatti è quasi di 4,90 mt, ben 40cm più larga del nostro Oceanis, il concessionario sostiene inoltre che in navigazione la barca inclina pochissimo. L’albero è Selden, come ormai tutti gli Oceanis degli ultimi due anni, ma sul Sense si è tornati con l’armo in testa d’albero ed un genoa a bassa sovrapposizione. Il paterazzo di poppa è sdoppiato a differenza dell’Oceanis 50.
Grafico delle polari |
Il pozzetto è davvero notevole. Mi piace molto la ‘spiaggetta’ di poppa, molto ampia e larga, con la possibilità di alzare o abbassare la paratia che la delimita dal pozzetto durante la navigazione. Sembrano molto comode le sedute per il timoniere che si possono alzare ed abbassare per aumentare lo spazio durante la fase del bagno. I winch di manovra delle drizze non sono sulla tuga, ma ai lati delle sedute dietro le batterie degli stopper subito a ridosso della tuga, mentre i winch delle scotte sono subito davanti al timoniere.
La parte ospiti invece regala delle soluzioni davvero nuove per una barca a vela, sulla sinistra una panchetta tradizionale, mentre a destra un divanetto a C, con un tavolino a tre posizioni, alto per mangiare, chiuso per gli aperitivi, aperto e basso per trasformare questa zona in un ampio prendisole.
Al centro del pozzetto un supporto per ulteriori posti a sedere ma che sinceramente occupa davvero molto spazio in una zona che dovrebbe favorire la continuità di percorso tra la discesa a mare e l’entrata in quadrato, ma che ha dalla sua la comodità di potersi appoggiare e tenere durante la navigazione essendo il pozzetto talmente largo da non sapere bene dove tenersi.
La tuga è molto alta, con delle finestrature per permettere l’entrata della luce all’interno, una grande porta, davvero molto grande, che Beneteau chiama porta Saloon, per andare sottocoperta. Sopra la tuga l’ormai classico rollbar presente nella recente gamma Beneteau con la funzionalità di supporto per lo sprayhood e per il trasto della randa.
Sono rimasto un pochino stupito dalla cabina marinaio prevista come optional nel gavone della panca di sinistra, mi piacerebbe vederla prima di criticarla a priori. Il gavone nella panca di destra invece è la cala vele, che non è molto comoda averla così a poppa, ma tant’è.
Come motorizzazione è previsto uno Yanmar 75cv con Sail Drive. Beneteau ha scelto questa trasmissione in quanto dalla primavera 2011 è previsto l’optional del Dock & Go ovvero la possibilità con un joystick di gestire la barca in manovra grazie al piede sail drive girevole di 360°.
Sono previsti di serie oltre 400lt di gasolio con possibilità come optional di averne ulteriori 400lt, davvero tantissimi, mentre sono previsti poco meno di 600lt per l’acqua. Personalmente trovo giustissima questa scelta di garantire più gasolio che acqua in quanto con i nuovi dissalatori presenti sul mercato, oggi è davvero molto semplice avere acqua dolce a bordo.
Scorrendo la lunga lista degli optional, si nota che l’elettronica offerta dal cantiere è come sempre Raymarine, è presente un optional davvero interessante: le vele in materiale Hydranet, una cosa alla quale non rinuncerei mai è la landa per la trinchetta qui sul Sense accompagnata (finalmente oserei dire!) dalla rotaia per il fiocco autovirante, un interessante dissalatore 60lt/h a 12V e 220V, un generatore di corrente e tanti altri optional già conosciuti su altri prodotti Beneteau.
Nell’elenco mi hanno invece colpito la Lavatrice/Asciugatrice da 5kg a 220V, la lavastoviglie per 6pax e per finire la moquette, WOW ! :-))))))))))))
Sarà possibile poi in un brevissimo futuro poter scegliere il colore dell’opera morta che più ci piacerà, così vedremo dei Sense verde pisello, dei Sense rosa shocking e perché no dei Sense rosso ferrari… così almeno il nome della barca, almeno in Italiano, avrà un significato; inoltre fra gli option futuri ci sarà un rollbar con i pannelli solari montato a poppa.
Il preventivo che mi è arrivato parla di una barca davvero full optional (senza lavatrice eh!) ad un prezzo ivato vicino ai 400.000€ franco cantiere.
E’ tanto ? E’ poco ? E’ tutto relativo e soggettivo, certo è che Beneteau sta investendo in qualche cosa di nuovo e quando un cantiere così grande, forse il più grande, investe verso una nuova strada, gli altri di solito si ritrovano a rincorrere.
Piacerà ? E’ presto per dirlo, ma intanto fa parlare di sé, nel bene e nel male.
Ho trovato chi mi ha detto di amarla, ho trovato chi mi ha detto di odiarla ed ho trovato chi non si è nemmeno fermato a guardarla.
Ora sarei curioso di provarla, un bel giretto con un pochino di aria. Michele hai capito ???? :-)))
Chiudo con un dilemma che mi affligge, si dirà “IL Sense” o “LA Sense” …. :-))) Aiutatemi vi prego, altrimenti perderò il sonno, già lo so.
ottime note Max, le attendevo e sono veramente complementari a quanto già detto, e le informazioni che porti mi portano persino ad aggiungere qualche altro commento: 1) finalmente tre belle foto chiare del pozzetto che rendono bene il layout, e la circolazione, e debbo dirti che…..mi piace molto! 🙂il trabattelo centrale con la seduta a scomparsa è orribile da chiuso ma indispensabile su una barca con un pozzetto largo come quello destinata alla crociera comoda, ed il tientibene è strategico: per il resto a parte le perplessità che rimangono quanto alla cella di isolamento cui è relegato il marinaio, in… Leggi di più »
Mah, certo che 400KEuro non sono proprio pochini…
Alcune soluzioni sembrano interessanti e non è escluso che in un futuro prossimo le barche a vela siano tutte più o meno così.
Interessanti le prestazioni "teoriche" che si rilevano leggendo le polari, anche se non ho ben capito la differenza tra le linee blu e quelle rosse.
Si tratterà certo di vele diverse, ma quali?