Estate 2010 – Da Portopalo a Marina di Ragusa.

La seconda notte in rada a Portopalo non è del tutto tranquilla: per prima cosa nel tardo pomeriggio arriva un SW sui 12-13 nodi così da non rendere più tanto ridossato il nostro ridosso. OK ci spostiamo al riparo della diga a destra, ma il fondo qui è roccia e il nostro ancoraggio ci “perplime” un pò. In secondo luogo, la brezza pensa bene di intensificarsi durante la notte e di assestarsi sui 17 nodi rafficati. Dunque: fondo roccioso, ancoraggio perplesso, brezza e raffiche… la notte non si dorme proprio super-tranquilli.

La mattina dopo la brezza è completamente girata a NE, stessa intensità del SW. Tempo di fare colazione e leviamo l’ancora (che era adagiata su un masso). Lasciamo la rada di Portopalo e volgiamo la prua su Marina di Ragusa. Il NE ci permette di aprire genoa e trinchetta, così come già provato nello Stretto di Messina, e di muoverci a circa 5-6 nodi. Purtroppo il mare si è gonfiato parecchio e gli ondoni sono ripidi, frequenti e piuttosto fastidiosi.

Attraversiamo il golfo di Pozzallo, ci sono 5 navi all’ancora in attesa di istruzioni da Pozzallo, si tratta più che altro di petroliere e portacontainer. Una di queste ci incuriosisce per il suo nome improbabile, ci avviciniamo e la immortaliamo in fotografia. Vedere foto sotto 🙂

Com’è che si chiama questa nave qui ???

“Nando” è in acqua e frulla che è un piacere – vedere precedente post – Y2K procede in tutta tranquillità.

Mano a mano che ci avviciniamo a Capo d’Aliga (circa 8 miglia da Marina di Ragusa) ci accorgiamo che gli equipaggi di tutte le vele che incontriamo o scorgiamo in lontananza in direzione opposta alla nostra ci guardano come fossimo alieni Gangabanga. Ne capiamo il motivo soltanto osservandoli bene: anche loro stanno andando di poppa ! L’unica spiegazione logica la troviamo doppiando il capo. Il NE scompare TOTALMENTE e DI COLPO. Altrettanto repentinamente ci troviamo un SW 15 nodi bello preciso sulla faccia…

E vabbè, avvolgiamo la Trinca e confabuliamo fra noi se è il caso di aprire la randa e fare un pò di bolina: siamo troppo pigri, decidiamo di rimanere con il solo genoa e di fare un bolinone largo, tanto Y2K si crea l’apparente anche senza la vela maestra 🙂

A circa 4 miglia da Marina di Ragusa il SW si attenua fino a lasciare spazio ad una brezzolina di 8 nodi. Sono le 15 quando siamo davanti al porto, ma non abbiamo voglia di entrare, siamo accaldati. Filiamo l’ancora in 4 metri d’acqua proprio di fronte alla diga foranea e ci tuffiamo in acqua. Poi entriamo nel marina e rimaniamo FOLGORATI dalla bellezza della struttura. Il marina è nuovissimo, inaugurato a luglio dello scorso anno, quasi vuoto. Servizio di assistenza all’ormeggio impeccabile, super accoglienza da parte della Direzione, pontili spaziali, accesso ai pontili controllato. Bello, davvero molto bello. Per la cronaca, Y2K paga 94 Euro a notte, servizi e IVA inclusa.

Ale e Y2K nel Marina di Ragusa 
Marina di Ragusa
Pontile MAXI da cui si diramano tutti gli altri.
Il marina “by night”

Una volta sistemati, facciamo un giretto nel paese gremito di gente: le spiagge sono molto belle, ma l’affollamento è tale che solo a guardare ci manca il fiato. Troviamo un ristorante molto “ispiroso” – Ristorante Da Serafino, sul lungo mare, – prenotiamo per la sera.

Scorcio del “lunghissimo” lungo mare

La cena è ottima, i piatti di pesce sono ricchi, gustosi e freschi. Siamo soddisfatti.

Non abbiamo la forza di andare “in vita”, siamo stanchi per la nottata precedente. Ce ne torniamo a bordo e crolliamo ronfanti.

ARGHHH, aiuto !!!

Stranezze: questa mattina i nostri orologi di bordo sono impazziti improvvisamente. Quello analogico da parete era indietro di tre ore (e vabbè – direte – saranno le batterie no ?), ma l’altro, quello “atomico” e radio controllato segnava le 3 del mattino… poi, improvvisamente, sono tornati a funzionare normalmente. Gli alieni Gangabanga si sono impossessati dei nostri orologi.

Fair winds and calm seas a tutti.

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Meteocartoline
14 anni fa

ciao Max, ciao Ale, buon proseguimento!
francesco