Il lavoro è stato concluso. Non è stato difficile, ma è stato davvero pesante. Nell’ultimo post eravamo rimasti alla rimozione della catena. L’abbiamo caricata su un auto gentilmente prestata dal personale del Marina che ci ospita e siamo andati a sostituirla dal locale negozio Nautil House.
Dopo aver scaricato la vecchia catena e quindi ricaricato la nuova e pesantissima catena a bordo dell’auto, l’abbiamo scaricata (questa volta con l’uso di una gru, eravamo a pezzi!!!) sul pontile del Marina di Levante e l’abbiamo quindi distesa a terra, misurata e segnata ogni 10 mt con dei segnalini rossi di gomma che si inseriscono tra le maglie della catena e che agevolano la lettura dei metri della catena filata durante l’ancoraggio.
A questo punto l’abbiamo caricata sul gommone di servizio del Marina e portata a prua di Y2K.
Max ha quindi unito, tramite una falsa maglia in acciaio, lo spezzone di 30 mt già a bordo di Y2K con la nuova catena.
Abbiamo a questo punto portato tutti i 70 mt della nuova linea di ancoraggio a bordo con l’ausilio del salpa ancore.
Con il pozzetto dell’ancora bello pulito – già che eravamo in ballo abbiamo fatto anche questo – e con la catena nuova, siamo pronti ai nuovi e bellissimi ancoraggi che ci aspettano il prossimo mese.
Anch'io ho fatto la stessa cosa sabato mattina.
Caricata sul tender, portata a prua e issata col salpancora…
Tu ti fidi della falsa maglia? Io ho sempre un po' di diffidenza…
Roberto, che dirti…
Comne ho sempre fatto in passato, la falsa maglia la cambio comunque ogni 2 anni.
La nostra è dopo 70 mt di catena e se supero questo calumo le cose sono due… o sono ancorato su un fondo profondissimo (solo con calma piatta) o sono in mezzo ad una tempesta… e credo che la falsa maglia sia l'ultimo dei miei pensieri in quel momento… ma in linea di massima mi fido.
anche questi lavori fanno parte delle vacanze, così come gli imprevisti.
Pensa che noia se tutto fila liscio 🙂
ciao
Hai ragione Giuseppe, infatti la mia cassetta dei ferri è sempre a portata di mano… :-)))